Tutti contro Francesca Albanese
Gli Stati Uniti hanno sottoposto Francesca Albanese a sanzioni.
Francesca Albanese, giurista, relatrice speciale dell’ONU sui diritti nei territori palestinesi occupati, è sotto attacco. Gli Stati Uniti hanno sottoposto Francesca Albanese a sanzioni.
Lo ha annunciato il segretario di stato americano Marco Rubio, riferendosi a quelli che definisce “illegittimi e vergognosi sforzi per fare pressione sulla Corte Penale Internazionale affinché agisca contro funzionari, aziende e leader statunitensi e israeliani“.
Questa coraggiosa donna è sotto attacco dai governi. Dai governi "democratici", quelli che si riempiono la bocca con parole come libertà, diritti umani, giustizia.
La colpa di Francesca? Aver fatto il suo lavoro. Aver detto la verità. Aver pubblicato un rapporto in cui fa nomi e cognomi delle aziende che traggono profitto dall’occupazione, dalla colonizzazione, dal genocidio. Amazon, Microsoft, Palantir, Lockheed Martin. Lei lo chiama “business del genocidio”.
La verità è che Francesca Albanese li ha colpiti dove fa più male: nel portafoglio.
Proprio ieri Fanpage ha svelato che Israele sta pagando Google per screditare Francesca Albanese. Stanno finanziando campagne pubblicitarie su Google per diffamare una relatrice dell’ONU.
Digitate il suo nome: non compare più Wikipedia. Il primo risultato è un sito del governo israeliano che la accusa di “contatti con gruppi terroristici”. Hanno creato pagine ad hoc per infangarla, isolarla, umiliarla. E lo Stato italiano? Zitto. Neanche una dichiarazione a sua difesa. Neanche un comunicato del Ministero degli Esteri. Nulla.
Francesca Albanese è una cittadina italiana. E sta pagando il prezzo di avere detto la verità e di essersi schierata dalla parte del popolo più dimenticato del pianeta: il popolo palestinese.
PROPONIAMOLA AL NOBEL PER LA PACE , meglio sicuramente di trump proposto da un criminale di guerra genocida come letamaio.
Si rimette in moto la macchina del fango,quella che per molti anni ha martirizzato,calunniato e ridotto in schiavitù legalizzata Julian Assange. Ora tocca a questa donna fiera e coraggiosa che va avanti con le sue denunce nonostante le minacce ed ora financo le sanzioni.!!! Tutto secondo un diabolico piano internazionale :Israele intoccabile e zero sanzioni nonostante quanto deciso dalla CPI... Il mondo alla rovescia, o forse no.. Forti coi deboli (onesti) ,deboli coi forti (criminali).