Picierno riceve chi sostiene il genocidio in Palestina
L'incontro tra Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, e Amir Avivi, generale israeliano e fanatico sionista.
Vi avevo già parlato dell’incontro tra Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, e Amir Avivi, generale israeliano e fanatico sionista.
Eppure, nessuno – né lei né gli altri paladini del “mondo libero” – ha trovato il coraggio di condannare il genocidio a Gaza. Tantomeno di proporre sanzioni contro Israele, Stato occupante e terrorista, che calpesta ogni giorno il diritto internazionale.
Quella stessa Picierno che, quando si parla di guerra in Ucraina, è tra le prime della classe nel sostenere Von Der Leyen e la corsa al riarmo. Propaganda, armi e miliardi in nome della democrazia e dei valori occidentali (che magicamente scompaiono quando si parla di Israele).
Il portale olandese Follow The Money ha appena pubblicato un’inchiesta in cui si spiega che la Picierno – insieme ad altri politici – ha incontrato a Bruxelles l’Israel Defense and Security Forum (IDSF), un think tank ultranazionalista legato a 35.000 ex militari israeliani.
Secondo l’inchiesta, l’incontro non è stato nemmeno registrato pubblicamente, violazione delle regole di trasparenza del Parlamento europeo. Picierno si difende: “Li ho incontrati solo una volta, in merito alla delega sull’antisemitismo e sulla regione mediterranea”.
Peccato che, sempre secondo Follow The Money, l’IDSF si sia aggirato tra i corridoi delle istituzioni europee usando pass “prestati” da eurodeputati. L’evento ufficiale a cui fa riferimento Picierno si sarebbe svolto addirittura prima che la lobby fosse iscritta nel registro degli stakeholder autorizzati.
Picierno dice di sostenere “la creazione di uno Stato palestinese e il rispetto del diritto internazionale”. Intanto, però, stringe mani a chi vorrebbe cancellare la Palestina dalla mappa.
“Nella mia attività istituzionale incontro realtà disparate” ha detto ancora la Picierno. In pratica lei può incontrare chi promuove e sostiene il genocidio dei palestinesi e la pulizia etnica della Palestina senza problemi.
Concludo ricordando a tutti che la Picierno non ha mai proposto di applicare sanzioni per lo Stato terrorista di Israele a processo per genocidio ma ha proposto di applicare sanzioni a Jorit, l’artista napoletano, che non ha mai negato simpatie per la Russia (e anche per la Palestina tra l’altro). Se ammazzi decine di migliaia di bambini sei un interlocutore da ascoltare se ti scatti una foto con Putin come Jorit sei da sanzionare. Questa è l’Unione europea e questo è anche il PD.
Io ho acquisito la cittadinanza Italiana a sette anni d’età per adozione di un cittadino Italiano che ha sposato negli USA mia madre nata in Russia e trasferitasi nel 1951, quando avevo pochi mesi, e sempre più spesso mi vergogno di essere considerato un cittadino europeo quando non condivido assolutamente L’IPOCRISIA dei cittadini della CEE che sanzionano la Federazione Russa non manifestando contro IDIOTI com’è macron e von der leyen (scritti volutamente in minuscolo), che stanno portando i paesi della CEE sempre più vicino alla Terza Guerra Mondiale e non muovono un dito per sanzionare ISRAELE che sta perpetrando il GENOCIDIO del POPOLO PALESTINESE con un accanimento peggiore di quanto fatto dai NAZISTI prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.
Non me la sento nemmeno di tornare ad essere cittadino Statunitense, almeno finché l’idiota ed ignorante Trump governerà gli Stati Uniti.
PS: per lavoro nella mia carriera ho lavorato spesso in paesi del Nord Africa e del Medio Oriente e sinceramente non ho mai amato queste popolazioni cui mi sento lontano culturalmente, essendo di Religione Ortodossa, ma oggi posso dichiarare con orgoglio che mi sento più PALESTINESE che europeo!
Boris Sobrino
La Picierno è colei che nel 2014 non rispose alla domanda, come mai il Pd voto a favore della diminuzione (da 4 a 10 anni) della pena per il reato di voto di scambio politico mafioso art. 416 ter. (Trasmissione “servizio pubblico” 3 aprile 2014).
Su proposta di Giarrusso M5S nel 2019, le pene vennero inasprite (da 10 a 15 anni).