Le vere ragioni della guerra in Ucraina
“Se le guerre possono nascere dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità”.
“Se le guerre possono nascere dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità”.
Lo disse Julian Assange prima di perdere la libertà proprio a causa delle scomode verità legate alle guerre che ha avuto il coraggio di diffondere per rendere miliardi di persone più indipendenti intellettualmente.
Ebbene, la cosiddetta “verità” (o quantomeno sprazzi di essa) a volte riesce a farsi largo anche in uno dei luoghi più caratterizzati dalla menzogna o dalle narrazioni ipocrite: la televisione.
Leggete cosa ha detto Mario Boffo, ex ambasciatore italiano in Yemen e Arabia Saudita, a Omnibus su La7. I diplomatici (non tutti, ma molti) sono infinitamente più coraggiosi e corretti del 99% dei politici.
“Da Gorbaciov fin qua, fino alla vigilia di questa guerra, i russi hanno chiesto all’Europa e agli Stati Uniti di creare una zona di condivisione della sicurezza in Europa. Questo ha avuto vari momenti, varie fasi, le conosciamo. In realtà, l’apparato occidentale, dunque il blocco Nato, l’Europa, gli Stati Uniti e così via, hanno preferito puntare su un progressivo allargamento e su una progressiva estensione dell’influenza americana ed europea in Paesi, in zone che i russi consideravano a loro vicine. E a un certo punto si è arrivati all’attrito.
Ora, quando c’è qualcosa del genere, è chiaro che scoppiano le guerre. Tutte le guerre sono scoppiate per questo motivo. Anche le guerre puniche sono scoppiate perché una potenza ha esteso la propria influenza in aree che un’altra potenza considerava di propria sicurezza, e quindi si è arrivati all’attrito.
Adesso Putin continua a chiedere la stessa cosa. Che è una cosa anche sensata, benché, diciamo, la Russia stia cercando di imporla con la guerra. Quando due imperi, due apparati, due alleanze si avvicinano, che cosa è più sensato: stabilire delle regole del gioco comuni e condivise o lasciare che l’attrito sfoci in una guerra?
Quindi bisognerebbe veramente sedersi a un tavolo, cercando di capire ciascuno le esigenze dell’altro e discutere. La diplomazia è una cosa molto bella, ma è difficile, complicata e richiede tempo, purché si eviti di rimanere bloccati ciascuno sulle proprie posizioni. Tutto questo, se si arrivasse a un dialogo vero e proprio, ci sarebbe spazio per tutelare al meglio l’Ucraina e per tutelare al meglio anche tutte le altre zone di vicinanza e di attrito”.
Ecco, questa è una verità. Un’indicibile verità.
Tutto il resto, la Russia che “tra 5 anni potrebbe iniziare a pensare di attaccarci” (Mark Rutte, Segretario generale Nato), “la Russia minaccia esistenziale” (Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea), “la Russia ha un piano di aggressione a lungo termine contro l’Europa” (Kaja Kallas, altro rappresentante Ue per la politica estera), è becera propaganda. Una propaganda pericolosissima, perché da un lato serve a convincere gli europei che sia cosa buona e giusta dissanguarsi per un piano di riarmo, e dall’altro non farà altro che aumentare i rischi di una guerra con la Russia, le cui conseguenze non sono immaginabili.
Sono d’accordo con Lei a non smettere di raccontare il genocidio perpetrato da ISRAHELL e quindi avere sempre i riflettori accesi affinché la gente possa capire realmente quello che succede a Gaza. Allo stesso tempo penso che vada raccontata la guerra in Ucraina con lo stesso fedele principio di far trasparire la verità. La vita umana ha sempre lo stesso valore. Grazie per il suo quotidiano impegno.
ma se si arrivasse a un dialogo vero e proprio... come si tutelerebbe l'Ucraina?
cedendo le regioni del Donetsk e Lugansk? Rendendole indipendenti?
perché i russi mi pare siano abbastanza irremovibili sulla questione