Cani addestrati in Europa usati come armi da Israele
Buona parte di questi cani addestrati arrivano dall’Europa. Sì, proprio dall’Europa dei “diritti umani”.
Nablus, Cisgiordania occupata. Inizio 2024. Amna stringe suo figlio Ahmad, tre anni appena, mentre gli altri bambini si stavano preparando per andare a scuola. Poi, l’incubo. Alcuni terroristi in divisa israeliana spalancano la porta di casa. Con loro c’è un cane d’assalto. Sì, avete capito bene: Israele usa i cani come armi da guerra. Addestrati per colpire.
Il cane si lancia sul piccolo Ahmad. Non lo morde una volta sola. Lo azzanna, lo tiene stretto per minuti. Ahmad urla. Le sorelline strillano. Amna prova a intervenire, ma i soldati la bloccano. Poi succede l’inimmaginabile: il bimbo viene trascinato giù per le scale, col cane ancora attaccato addosso. Quando lo riportano alla madre, è privo di sensi, avvolto in una coperta insanguinata. 42 punti di sutura. Otto giorni di ospedale. Un trauma indelebile. Per lui. Per sua madre. Per chiunque abbia visto.
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